Trattamenti – Terapie Manuali Manipolative
Proposte specifiche e mirate per ogni caso rendono efficaci i trattamenti
Pompages Cervicali: è una terapia diretta ma dolce sulla colonna cervicale, che consiste in lievi trazioni e rilasciamenti, intervallati spesso da allungamenti muscolari passivi, che mira a fornire nutrimento ai dischi intervertebrali e a decontrarre le strutture muscolari e legamentose. I dischi, infatti, non sono vascolarizzati e ricevono il nutrimento necessario, grosso modo, come le spugne, tramite compressione e decompressione che permette l’afflusso ed il deflusso delle sostanze nutritive contenute nel liquido che li circonda. Quando i dischi sono disidratati come spesso capita in situazioni di cervicalgia cronica è utile potenziare l’apporto di nutrienti tramite questa metodica.
Trazioni vertebrali passive manuali: le trazioni manuali vengono praticate, sia sul distretto cervicale che lombare, in quei casi di discopatie con protrusione del disco che causa quindi stati dolorosi. La trazione mira, oltre che a migliorare in nutrimento apportato ai dischi, a tentare di ridurre la protrusione discale e quindi, oltre che agire sul sintomo, avere un azione anche sulla causa primaria del dolore. Le trazioni sono spesso associate a terapie manuali di altro tipo come allungamento muscolare e mobilizzazione articolare e, sebbene più semplici da effettuare a livello cervicale, sono altrettanto efficaci sull’area lombare.
Mobilizzazioni vertebrali passive: raggruppa tutte quelle tecniche manuali che passivamente mirano ad aumentare mobilità ed elasticità della colonna. Normalmente vengono utilizzate in fase precoce di trattamento che poi viene mantenuto attivamente dal paziente con esercitazioni specifiche di automobilizzazione, back-school od esercitazioni di tipo posturale. Queste possono essere eseguite nella palestrina riabilitativa dedicata con il supporto di un istruttore qualificato oppure iniziate soltanto in tale ambito e poi proseguite in autonomia a casa o presso una normale palestra.
Mobilizzazioni segmentarie: sono quelle tecniche manuali di mobilizzazione di un distretto corporeo utili a riacquistare il range di movimento a seguito di trauma o intervento chirurgico. Sono, come le mobilizzazioni di altro tipo, spesso utilizzate in fase precoce ed associate a seguente ciclo di lavoro attivo tramite esercitazioni specifiche di automobilizzazione o rinforzo nella palestrina riabilitativa sotto la guida di un istruttore qualificato. Sebbene siano quasi sempre eseguite sotto la soglia del dolore e occasionalmente necessario incrementare la forza di esecuzione in quei casi di particolare rigidità passiva.
Manipolazioni vertebrali: le manipolazioni vengono utilizzate spesso come coadiuvante delle terapie di mobilizzazione in quei casi dove non siano presenti contrindicazioni mediche relative o assolute. Si tratta di un tipo di mobilizzazione di basso range di movimento ed alta velocità che mirano al recupero articolare quando la limitazione non è dolorosa. Vengono anche applicate, in casi specifici, secondo la scuola di Medicina Ortopedica di Cyriax, con l’intento di recuperare velocemente dal dolore in fase, ad esempio, di lombalgia acuta. L’atto manipolativo è sempre preceduto da un attento screening di eventuali problematiche che possano controindicarne l’utilizzo e deve essere preventivamente autorizzata dal medico.
Manipolazioni segmentarie: come le manipolazioni vertebrali quelle segmentarie hanno l’intento, tramite un tipo di mobilizzazione di minimo range di movimento ed alta velocità, di incrementare la mobilità passiva di un articolazione, laddove siano presenti le condizioni predisponenti. Possono essere utilizzate per liberare briglie fibrose o, ad esempio, in quegli sporadici casi di corpo libero intra-articolare (porzioni di cartilagine o di menischi nelle ginocchia, per fare un esempio, che ne causano il blocco) o per permettere una migliore funzionalità articolare e predisporre alla guarigione in patologie come l’epicondilite del gomito. Sono quasi sempre associate alle più classiche terapie manuali e raramente costituiscono l’unico trattamento.
Manipolazioni del Sistema Nervoso: sono una terapia manuale detta ‘Neurodinamica’ con la quale si mira a ripristinare la giusta elasticità e mobilità dei nervi periferici in quei casi ove la sintomatologia dolorosa sia causata da una problematica di carattere nervoso. O sono ad esempio varie forme di sciatalgia, alcune forme di epicondilite e molte patologie cervico-brachiali. Il nervo può subire un danno da intrappolamento di tipo fibroso, muscolare o puramente meccanico che, una volta ridotto tramite manovre neurodinamiche, può portare un sollievo anche importante della sintomatologia e permettere un trattamento successivo molto più efficace.
Manipolazioni dei tessuti molli: questo tipo di terapia manuale raggruppa tutte quelle tecniche manipolatorie che agiscono sui tessuti molli del corpo, come fasce fibrose, gruppi muscolari e corpi tendinei. Sono tecniche specialistiche che mirano spesso al rilasciamento graduale tramite mobilizzazioni manuali da applicare a seconda dei casi e dei distretti corporei coinvolti che possono comprendere tecniche di pressione ischemica, stretching trasverso, contrazione e rilasciamento e stretching globale passivo. Come spesso accade sono associate ad altri trattamenti e, per un risultato ottimale, sono seguite da lavoro attivo del paziente in palestra riabilitativa sotto la guida dell’istruttore.
Stretch and Spray: è una metodica che utilizza una tecnica muscolare, l’allungamento passivo, con un mezzo fisico, uno spruzzo di ghiaccio secco, per ottenere l’allungamento e la decontrazione di un fascio muscolare. Il razionale di funzionamento consiste nell’ottenere una contrazione involontaria del muscolo sottocutaneo causata da una rapida passata di un agente raffreddante seguito immediatamente da un allungamento passivo del muscolo che, a seguito della contrazione, è portato a permettere all’operatore una maggiore risposta elastica. È una metodica di sviluppo statunitense che ben si presta al trattamento, associata ad esempio alla pressione ischemica, dei Trigger Points Fasciali, ovvero di quelle contratture che provocano dolore riflesso.
Pistola percussiva: È un apparecchiatura coadiuvante della terapia manuale che grazie ad oscillazioni intense della testina applicativa aiuta a sciogliere contratture, rilassare la muscolatura e accelerare il recupero muscolare.