Fisioestetica – Fisioterapia dermatofunzionale
Per migliorare la funzionalità dei tessuti più superficiali, quelli cutanei e dello strato adiposo immediatamente sottostante
Mentre normalmente la fisioterapia si dedica al ripristino della salute dei tessuti profondi (muscolari, tendinei, cartilaginei o legamentosi che siano), la fisioestetica meglio definita come Fisioterapia dermatofunzionale si propone di migliorare la funzionalità dei tessuti più superficiali, quelli cutanei e dello strato adiposo immediatamente sottostante. In particolare, attraverso la criolipolisi a pressione negativa si punta a ripristinare lo stato di salute del tessuto adiposo sottocutaneo, che aumenta di volume naturalmente nel corso degli anni, riducendo il numero di adipociti, le normali cellule di grasso, cristallizzandone e causando la morte cellulare fino al 15/20% di esse ad ogni seduta.
Gli adipociti non aumentano di numero quando ingrassiamo, né diminuiscono di numero quando dimagriamo ma variano soltanto il loro volume. Causando la morte cellulare di una determinata quantità i residui cellulari vengono smaltiti gradualmente dai magrofagi e i risultati sono permanenti come nei casi di liposuzione, ma con invasività e costi enormemente inferiori.
Si mira quindi a scolpire in maniera molto localizzata la porzione di corpo interessata per migliorare la funzionalità corporea con una ricaduta positiva in termini di apparenza estetica.
Le zone del corpo che possono essere trattate sono quelle naturalmente predisposte ad un accumulo di grasso sottocutaneo localizzato: normalmente il basso ventre e le “maniglie dell’amore” negli uomini e l’interno ed esterno coscia e la zona sotto-glutea nelle donne; è possibile però anche trattare aree come le braccia, la schiena e la zona peri-scapolare.
Pìù nel dettaglio, come funziona?
La criolipolisi si basa su un semplice principio termico, secondo il quale il grasso va incontro a spontanea riduzione, se “congelato”.
In questo modo, le cellule adipose (adipociti) che si trovano nel tessuto sottocutaneo, essendo sensibili al raffreddamento, sono sottoposte ad un processo di cristallizzazione, a cui segue una lisi spontanea, lenta e graduale chiamata “apoptosi”.
La morte cellulare degli adipociti danneggiati dallo stress termico provoca l’attivazione dei processi infiammatori e lo smaltimento per digestione del tessuto grasso apoptotico con conseguente liberazione dei lipidi contenuti nelle cellule adipose degradate in 2-8 settimane. Quest’ultimi vengono trasportati dal sistema linfatico per essere processati ed eliminati, come succede ai grassi derivanti dal cibo.
Cosa succede a seguito delle sedute?
Nei due giorni successivi al trattamento hanno inizio i processi infiammatori che nei successivi 7 giorni circa si sviluppano in una panniculite lobulare molto intensa che può causare un po’ di dolenzia al tatto. Dopo circa due settimane dalla seduta, gli adipociti sono circondati da linfociti, cellule mononucleate ed altri mediatori dell’infiammazione. In questa fase, le cellule adipose hanno avviato il processo che porta alla riduzione delle loro dimensioni. Dal 15° al 30° giorno, l’infiammazione induce un processo fagocitario: i macrofagi iniziano a digerire gli adipociti apoptotici per facilitare la loro progressiva eliminazione dal corpo.
È sicura?
Il principio alla base della criolipolisi sfrutta la premessa che le cellule del grasso sottocutaneo, in condizioni attentamente controllate, sono più vulnerabili agli effetti del freddo rispetto ai tessuti circostanti (cute, derma, muscoli e vasi sanguigni). Inoltre, questa tecnologia non traumatizza i nervi e le ossa presenti nella zona.
Pertanto, l’apparecchiatura per la criolipolisi è stata messa a punto per agire solo ed unicamente sulle cellule adipose, senza creare danni alle altre strutture anatomiche presenti nella regione trattata.
La metodica è stata studiata anche in modelli in vitro e sugli animali; inoltre, sono stati eseguiti studi clinici randomizzati controllati negli esseri umani che ne hanno dimostrato, oltre all’efficacia, anche la permanenza dei risultati.
A chi è indicata?
La criolipolisi non è assolutamente concepita per il trattamento dei problemi di peso, quanto piuttosto per trattare gli inestetismi dovuti al grasso localizzato e, nel nostro caso, per migliorare la funzionalità tissutale e motoria della zona interessata.
Il miglior candidato è qualcuno che è in salute ma ha modeste adiposità in eccesso. Pertanto, la criolipoplisi non è ideale per il paziente obeso e la procedura non rappresenta in nessun modo un’alternativa alla dieta o all’adozione di uno stile di vita sano.
Ci sono effetti collaterali?
La criolipolisi ha dimostrato di essere un metodo sicuro e, di solito, comporta solo un minimo disagio.
Quando compaiono, gli effetti collaterali sono generalmente lievi e si risolvono in un tempo relativamente breve. Dopo il trattamento, la pelle può rimanere arrossata per alcune ore ed, in qualche caso, possono comparire temporanee ecchimosi, formicolio, intorpidimento locale o crampi che si risolvono entro 7-14 giorni.
Per alcune persone, inoltre, può capitare che ci sia un recupero più lento del previsto. In circa lo 0,1%, può presentarsi un dolore ad insorgenza tardiva – 2 settimane dopo la procedura – che si risolve spontaneamente, senza alcun trattamento. In letteratura è indicato come unico potenziale rischio di 1 ogni 4000 applicazioni lo sviluppo di una rara complicanza chiamata “proliferazione lipidica parossistica” in cui a conseguenza del trattamento si ottiene l’effetto opposto rispetto al desiderato, con una anomala proliferazione di cellule lipidiche.
Che risultati mi devo aspettare?
I risultati della criolipolisi cominciano ad essere apprezzabili dopo 2-3 settimane dal trattamento. A seconda dello spessore iniziale del tessuto adiposo, la perdita media sarà tra i 3 e i 15 mm. A livello dell’addome, si parla di una riduzione della circonferenza di circa 1/2 centimetri. Più precisamente, nella zona trattata, in termini di percentuale, l’equivalenza di perdita del tessuto adiposo è fino al 15/20% per ogni seduta.
I risultati possono essere apprezzabili anche dopo un’applicazione ma il ciclo proposto di 3/5 sedute, una ogni 30 giorni minimo, offre la maggiore garanzia. Una accurata analisi della percentuale di massa grassa corporea, misura delle circonferenze e misura dello spessore del pannicolo adiposo tramite plicometria sia prima che dopo il termine del ciclo di trattamento garantiscono risultati oggettivi oltre che soggettivi.